sabato 8 agosto 2009

Martina Savio da Kampene (R. D. Congo)

Ciao a tutti di IfP,
Sono arrivata a Bukavu domenica 2 agosto dopo 3 splendide settimane passate nel villaggio di Kampene - Prov. del Maniema - dal quale non volevo più venir via.
Questo piccolo angolo di mondo è sbucato dalla foresta equatoriale dopo 9 ore di moto (da Kindu, distanza 149 km...no comment) che hanno incluso:
- 1 ora di "panne" per foratura pneumatico posteriore (riparato con 500 FC+una bottiglia d'acqua potabile),
- 30 minuti di "panne" per rottura freccia posteriore destra (riparata con il mio elastico per capelli),
- 30 minuti di "pause" in un villaggio dove ci hanno offerto del vino di palma (offerta declinata gentilmente causa mosche affogate nel vino stesso...)
Ottima esperienza quella di Kampene, davvero indimenticabile. All'indomani del mio arrivo un gruppo di donne è venuto a darmi il benvenuto portandomi di fronte casa dei doni: "Martino", il pollo così chiamato in mio onore, riso e uova. In 3 settimane ho formato un pollaio, e non dico per scherzo ma sul serio, c'erano Martino, "l'Ovaiola" (gallina che mi hanno regalato altre donne e che ha deposto un uovo mentre aspettavo di rientrare in casa, da qui il nome), e "Galletto", putroppo deceduto per cause sconosciute dopo qualche giorno. Ho rifornito le riserve di riso di Mariuccia (in media erano 2 kg di riso ogni 2 giorni), e ho fatto felici una 20ina di bambini regalando loro pezzi dei 2 metri e mezzo di canna da zucchero regalatami da alcuni contadini.

Dati per la tesi ne ho raccolti a bizzeffe, ho intervistato individualmente 42 bambini, ho chiesto loro di disegnare la miniera e di rilasciare un video-messaggio per il Presidente Kabila (attività che è piaciuta molto). Inoltre, ho avuto "l'onore" e la fortuna di intervistare personalmente il Ministro delle Miniere del Maniema nonchè il Comandante della Polizia Mineraria di Kampene e il proprietario della mieniera dove ho condotto le ricerche. E' stato duro perchè ogni visita richiedeva 1h. - 1h.e mezza di camminata in mezzo alla foresta in cui di sentieri tracciati non si vedeva nemmeno l'ombra. Il primo giorno ho dovuto abbandonare per un mal di testa assurdo e mi sono scusata così: "Niko muzungu. Je suis pas habituée à ça" (Sono una bianca. Non sono abituata a questo). Gli altri giorni sono filati lisci.

A Kampene sono stata accolta in maniera unica da Mariuccia (laica italiana in RDC dal 1982) che mi ha messo a disposizione vitto e alloggio senza problemi. Abbiamo fatto frittelle, crepes, pizza, pane, empanadas de queso (come dimenticare il mio background latino-americano...), panzerotti etc. Abbiamo passeggiato per il villaggio e mi sono state offerte talmente tante capre che ho perso il conto. Insomma, è stato meraviglioso. Peccato andarsene.
Chance e Sadiki di ASDI-Kampene hanno funto da traduttori e autisti, e la loro performance è stata ottima. Sono proprio due bravi ragazzi. Concluse le ricerche ho riservato 3 giorni per la visita di ASDI stessa per conto di IfP. Ho visitato delle OB inquadrate da ASDI, degli étangs piscicoles, l'ufficio, etc. Ho preparato un rapporto ma lo invio a Leo dall'Italia dove la connessione è migliore di questa.

Bene, ora vado a cenare con lenga lenga in padella, finocchi alla mediterranea (ricetta inventata su due piedi oggi ma che ha un aspetto buonissimo) e un po' di mikate.
Un abbraccio a tutti,
pace,
Martina

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