mercoledì 12 dicembre 2007

Riceviamo e pubblichiamo il seguente contributo al dibattito creatosi intorno al 'caso Cittadella’

Notarelle di un anziano cronista di Cittadella e dintorni.

Cittadella, 5 dicembre 2007

Nel 1938 quando vennero emanate le abominevoli leggi razziali, volute dal Duce e approvate dalla Real Casa Savoia, ci furono manifestazioni di giubilo in tutta Italia.
Così ora la pessima delibera comunale di stampo razzista, voluta dal sindaco e dalla sua giunta, viene salutata con feste e tripudi in tutto il lombardo-veneto.
La medesima aria di banale ferocia condivisa si diffonde epidemica tra i comuni padani dove ormai i primi cittadini fanno a gara a chi le spara più grosse.
La tentazione di diventare personaggi del circo mediatico, con conseguenti balzi di carriera politica, è troppo forte e a portata di mano.
Lo spettacolare sviluppo economico del Veneto è direttamente proporzionale al suo spaventoso arretramento culturale.
Non ci manca niente, a noi cittadellesi.
Abbiamo, in galera top manager della FinMec ed uno scandalo secondo solo a Parmalat, di cui però si parla poco.
Banditismo finanziario e terrorismo politico. Disperazione.
Abbiamo anche più di mille donatori di sangue, un numero imponente di associazioni di volontariato, un poeta come Bino Rebellato da ricordare e, a coronamento di una lunga e sofferta storia di emigrazione, il suo compagno di classe James Gobbo, presidente della suprema Corte di Giustizia nella lontana Australia.
Assordantemente silenziosi sono i ministri del culto.
L’articolo quinto: “Chi gà i schei gà vinto”, impera dominante.
Solo il denaro è parametro assoluto.
E spiega le ultime e, ahimé temo, future miserie.


Gianni Marchiorello, ex corrispondente del “Gazzettino” da Cittadella

martedì 4 dicembre 2007

Mirko in RDC con Incontro fra i Popoli


Ciao a tutti gli amici di Incontro fra i Popoli. Finalmente tra una visita e l’altra trovo un po’ di tempo ed una connessione internet per dirvi che sono arrivato in Repubblica Democratica del Congo e che tutto procede per il meglio. Dopo una visita di due giorni ad Uvira, città congolese appena oltre il confine arrivando dal Burundi, mi sono spostato a Bukavu dove tuttora mi trovo. Subito, appena arrivato in città, dal giardino dei missionari saveriani che gentilmente mi hanno ospitato per la prima notte noto il bellissimo lago Kivu e la penisoletta che si affaccia allo stesso (quello nella foto sopra è il lago Tanganika, su cui si affaccia la città di Uvira). E penso a tutto quello che ho letto in passato su questa città tanto tormentata. Il lago è ad un’altitudine di quasi 1.500 metri sul livello del mare ed alcune parti della città superano anche i 2.000 metri sul livello del mare. Ora il clima è variabile, siamo nella stagione delle piogge ma mi dicono che anche qui si sentono gli effetti del cambiamento globale. Io ho visto piovere poco finora, e pensare che mi ero premunito di giacca impermeabile e scarponcini anti pioggia.


Un’altra cosa che mi ha stupito è vedere la tranquillità che regna su questa popolazione pacifica che lavora, trasporta, coltiva, alleva, e subisce impassibile la propria povertà ma con assoluta dignità.
E sono molto contento anche per i progetti che ho visitato finora perché ho avuto modo di constatare che i fondi che Incontro fra i Popoli sta inviando quaggiù servono veramente per migliorare la vita della popolazione locale.

Beh, ora vi saluto e mi prometto di tenervi aggiornati sugli sviluppi della mia avventura.

A presto
Mirko

domenica 2 dicembre 2007

TESTIMONIANZA DI SERVIZIO CIVILE ESTERO

Scrivo dal Burundi, dove sto svolgendo un anno di Servizio Civile presso un'importante ONG italiana. Dopo più di un mese, mi sembra di poter dare un primo giudizio alla mia esperienza.L'ONG dove sto lavorando ora é un'ONG universalmente reputata tra quelle più serie, e effettivamente i miei compagni di lavoro italiani sono persone che si impegnano e cercano di fare al meglio il proprio dovere.Io definirei la cooperazione della mia ONG (e delle altre ONG internazionali con cui sono venuto a contatto) una cooperazione "per progetti e espatriati". Nel senso che questi due sono gli elementi secondo me più caratteristici.I progetti: la cooperazione si fa per progetti, e i progetti li fa (li scrive) l'ONG. Il meccanismo é il seguente: un bailleur de fonds presenta un bando dove sono sintetizzate le linee guida del progetto che ha intenzione di finanziare, l'ONG internazionale lo scrive nei dettagli, lo presenta al bailleur e poi, se vince, lo mette in pratica sul terreno. I progetti quindi non nascono localmente, e il rapporto che si instaura tra l'ONG internazionale e i partner locali tende a essere un rapporto di subalternità, in cui a prendere le decisioni sono i cosiddetti espatriati. Inoltre, lavorando esclusivamente per progetti si lavora inevitabilmente sul breve periodo (difficilmente i progetti dei grandi donatori internazionali ormai durano più di due o tre anni), mentre é sul lungo periodo che si possono ottenere risultati più duraturi.Gli espatriati, o cooperanti: sono i responsabili dei progetti, e di solito sono della stessa nazionalità dell'ONG presso cui lavorano; spesso trascorrono in un paese solo pochi anni, magari giusto il tempo della durata del progetto. Ma come fa una persona totalmente estranea a un determinato contesto a capire in pochi mesi quali sono le vere esigenze della popolazione locale? Come riesce a intuire le dinamiche meno visibili della società, a evitare le trappole delle persone disoneste e a non essere usata nei giochi di potere a livello locale? E infine, é possibile attuare una cooperazione efficace se non si parla neppure la lingua dei contadini a cui il progetto é rivolto?La conseguenza di questo modo di lavorare é la mancanza di sostenibiltà di molti progetti: il progetto finisce, gli aiuti pure, i cooperanti se ne vanno e quello che rimane é poco o niente. Qui, nelle campagne del Burundi, é pieno di cartelli che segnalano vecchi progetti di sviluppo. Secondo molti, pure tra gli stessi espatriati, di tanti è completamente andato perso ogni risultato ottenuto a suo tempo, nel momento stesso di attuazione del progetto.

testimonianza di un socio di Incontro fra i Popoli che sta facendo l'anno di servizio civile presso un'altra ONG

sabato 1 dicembre 2007

CENA DI SOLIDARIETA'

Un piatto di minestrone (anche due),
un pezzo di pane, mezzo bicchiere di vino ed acqua di rubinetto…

CENA DI SOLIDARIETÀ
con gli emarginati del mondo,
un modo coerente per augurarsi Buon Natale.
Sabato 15 dicembre ore 19.45 – 23.00
presso il Patronato Pio X
di CITTADELLA (PD)


dopo la cena, testimonianze di:
Davide Parise volontario in partenza per il Nepal
Chiara Ferronato stagista rientrata dal Nepal
Andrea Zecchino volontario in partenza per il Camerun
Djibo Modi immigrato dal Niger
Claudia e Gaetano turisti responsabili in Romania

Partecipazione libera.

Per questioni organizzative, è meglio prenotarsi presso:
Bottega del Mondo, di fianco al Duomo
Incontro fra i Popoli, Palazzo delle Associazioni, di fianco al Duomo
◊ tel. 049.5975338; 335.8367012 (Leopoldo Rebellato)
◊ mail info@incontrofraipopoli.it - http://www.incontrofraipopoli.it/

È richiesta un’offerta libera (minimo 5 €)

venerdì 30 novembre 2007

Per un Natale equo e solidale

Ciao a tutti gli amici!
Vi ricordiamo alcune importanti iniziative in occasione del prossimo Natale, … per suggerirvi dei regali utili e solidali.

· la possibilità di regalare un sostegno a distanza: donare a un amico un sostegno a distanza per la realizzazione di piccoli progetti in paesi del Sud del Mondo o per sostenere le spese scolastiche di un bimbo. Questo regalo è stato scelto da molte coppie in vista del loro matrimonio, ma anche da ragazzi che si preparano a Cresime e Comunioni, famiglie che scelgono di battezzare i propri bambini, feste di laurea, anniversari, compleanni, … e soprattutto Natale: un’altra occasione propizia per un scegliere un donare aperto, in grado di coinvolgere chi dona e chi riceve.
· i panettoni della solidarietà (panettoni del commercio equo e solidale prodotti artigianalmente da Libero Mondo). Acquistando il panettone ci aiuterete a sostenere i progetti di Incontro fra i Popoli, oltre alle numerose altre realtà che lavorano per il commercio equo. Il panettone è davvero una golosità (chi l’ha provato gli anni scorsi lo sa bene). Rigorosamente artigianale, con gocce di cioccolato, incartato in carta colorata proveniente dal Nepal e con un nastrino in juta del Paraguay. Il costo è di 9,20 euro per i panettoni da 750 grammi, e di 1,95 euro per i panettoncini da 100 grammi.
· le borse in stoffa di IfP: colore ecrù, con un disegno stilizzato molto simpatico di due bimbi appartenenti a popoli diversi. Utilissime per fare la spesa, ecologiche, ripiegate occupano pochissimo spazio: 4,90 €!
· le magliette della mucca: simpaticissime magliette con un simpatico messaggio di uguaglianza. Disponibili in tutte le taglie nei colori rosso, grigio e nero (9,90 €).

Aspettiamo le vostre numerose prenotazioni e vi aspettiamo nei banchetti in piazza:
a Bassano del Grappa il 25 Novembre e il 2 Dicembre
a Cittadella il 9 Dicembre
a Mestrino (PD) il 9 Dicembre
a Limena, i giorni 8, 9, 16 e 23 dicembre solo al pomeriggio, nelle casette di legno davanti alla Barchessa…

…e naturalmente alla tradizionale CENA DI SOLIDARIETA’ sabato 15 Dicembre a Cittadella presso il Patronato Pio X.

mercoledì 28 novembre 2007

APPROVATO PROGETTO MINIACQUEDOTTI A CAROSELLO IN CAMERUN COFINANZIATO DALL'UNIONE EUROPEA


In Camerun la natalità è ancora elevata (il 40% della popolazione ha meno di 18 anni), i ragazzi non hanno parchi giochi, pur esprimendo un’esuberante esigenza ludica, e la scuola è l’unica agenzia educativa dopo la famiglia ed è luogo di alta frequenza giovanile. Perché allora non pensare proprio all’utilizzo delle energie che sprigionano i ragazzi e ragazze per risolvere uno dei problemi più importanti, l’acqua potabile?


Un pozzo trivellato della profondità di circa 50 m, una normale pompa di estrazione dell’acqua, azionata tuttavia da una giostra a carosello di quelle che ci sono in tutti in nostri parchi giochi, che trasmette il suo movimento rotatorio al movimento di saliscendi della pompa, fino a riempire dei serbatoi da cui partono condotte verso i luoghi più significativi del paese: la scuola, il dispensario sanitario, la sottoprefettura, la missione cattolica o protestante, la moschea, il mercato. Questi sono i miniacquedotti a carosello, che Incontro fra i Popoli costruirà nel Dipartimento di Mbam e Inoubou, nella provincia del “Centro” in Camerun a circa 150 Km a nord della capitale Yaoundè. È un progetto che Incontro fra i Popoli assieme al partner camerunese CAFOR ha ideato da tempo e che finalmente l’Unione Europea ha deciso di sostenere. Costa 750.000 € e l’Unione Europea darà 562.500 €, il 75%.


Il progetto prevede la realizzazione in tre anni di dieci miniacquedotti a carosello. La popolazione sarà coinvolta in vari modi: non solo manodopera di aiuto all’equipe tecnica camerunese che farà le trivellazioni e tutte le opere infrastrutturali, ma soprattutto la partecipazione monetaria ed infine l’elezione e la costruzione di un Comitato di Gestione e Mantenimento dell’acquedotto. Ma c’è anche un altro importante obiettivo: creare un’equipe di tecnici che formino un’impresa di produzione e manutenzione di acquedotti a carosello anche oltre la conclusione del progetto. Perché la conclusione di un progetto di sviluppo non deve essere una fine, ma un inizio.Per realizzare questo ambizioso progetto, Incontro fra i Popoli si avvale della collaborazione tecnica di Geologi nel Mondo di Bologna e di Ingegneria Senza Frontiere di Padova. I Geologi hanno elaborato uno studio di fattibilità individuando le falde acquifere idonee alla trivellazione, mentre gli Ingegneri, in collaborazione con l’Università di Padova e gli Istituti Bernardi e San Benedetto da Norcia, stanno completando lo studio tecnico del pozzo a carosello.
Partecipa anche tu alla raccolta fondi con una tua piccola offerta indispensabile per donare l'acqua potabile a molti bambini e villaggi rurali del Camerun!
Puoi fare una donazione nel nostro conto corrente postale n. 12931358 intestato a "Incontro fra i Popoli ONG" oppure in quello bancario n. 07400614026E intestato a "Incontro fra i Popoli" presso la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ABI 06225 CAB 62520 CIN U. Non dimenticate di scrivere nella causale "Progetto Caroselli Camerun". GRAZIE!!

martedì 20 novembre 2007

Giornale di dicembre

Cari amici, è appena stato ultimato il giornalino di Dicembre 2007, dategli un'occhiata!!

Il Giornale di IfP Dicembre 2007

lunedì 19 novembre 2007

FA LA COSA GIUSTA A TORINO: IFP INCONTRA I PIEMONTESI


Il 9-10-11 novembre Torino ha timidamente ospitato per la prima volta la Fiera Fa La Cosa Giusta, allestendo banchetti promotori della solidarietà (economica e sociale) nel quartiere di Borgo Dora, a due passi dal Quadrilatero Romano e dal chiassoso e coloratissimo mercato di Porta Palazzo. Esperienza interessante che ha messo direttamente in contatto la città con un’iniziativa finora sempre pensata come milanese.
Per l’occasione Incontro fra i Popoli ha mobilitato i suoi collaboratori sparsi nel Nord Italia (Veneto, Lombardia, Piemonte) e ha partecipato alla Fiera con uno stand nel settore dedicato alla Cooperazione Internazionale e Pace.
Uno stand particolare sia per i colori (numerose le tonalità di verde) che per gli articoli in vendita: la maglietta Muccanera con il proverbio della Guinea “anche la mucca nera fa il latte bianco” e la Borsabacio con il bimbo nero che bacia la bimba bianca!
IFP, coerentemente con la sua filosofia, ha scelto di puntare sulla campagna di Sostegno a Distanza e non sulla vendita di magliette e borse che hanno comunque riscontrato non poco successo!
I visitatori, infatti, pur caratterizzati dalla loro tipica “prudenza piemontese”, si sono spesso fermati allo stand di IFP attirati dal proverbio africano o dal logo e hanno ascoltato con interesse e, in molti casi, partecipazione, il tipo di cooperazione della nostra o.n.g.
E’ stata un’esperienza arricchente da diversi punti di vista: da un lato i piemontesi hanno potuto conoscere l’o.n.g. padovana di cui ignoravano nella maggior parte dei casi l’esistenza trovandone interessante l’operato e il modo di lavorare e, dall’altro, i collaboratori di IFP hanno potuto conoscersi meglio e scambiarsi idee e consigli su come valorizzare le iniziative promosse dall’associazione.
E’ proprio il caso di dire che IFP arriva anche in Piemonte, suscitando la curiosità delle persone alla ricerca di modi convincenti di esprimere solidarietà!
Non possiamo che ritenerci soddisfatti e aspettare altre occasioni per far conoscere il nostro lavoro in tutta Italia!
Marina Todesco

venerdì 16 novembre 2007

INCONTRO CON MARCO ALEOTTI- GEOLOGI NEL MONDO- PER PROGETTO CAROSELLI CAMERUN

Pochi giorni fa si è svolto un incontro tra Marco Aleotti, presidente di Geologi nel Mondo, Leopoldo Rebellato e Marica Pilon di Incontro fra i Popoli, nel quale si sono discusse varie problematiche legate alla realizzazione del progetto "Pozzi a Carosello in Camerun".

I Geologi nel Mondo (GM) già da vari anni collaborano con IfP nella realizzazione di progetti idraulici in vari paesi dell'Africa, e la realizzazione di questo progetto, cofinanziato dell?unione Europea sarà l'occasione per portare questa collaborazione su un livello ancora più alto arrivando ad aiutare molte persone che si trovano senza acqua potabile.

GM garantisce che uno dei loro geologi andrà in Camerun per effettuare le prospezioni necessarie ad individuare le zone ottimali dove effettuare i pozzi e per seguire i lavori di trivellazione. Gli stessi GM poi, tramite un contatto con una multinazionale di Cesena, la SOILMEC TREVI di proprietà della famiglia Trevigiani che regalerebbe una trivella usata del valore di circa 200.000€, si impegnerebbero all'invio di detta trivella in Camerun.
Si tratta di un escavatore con un braccio, un cingolato che andrà caricato su un camion con rampe, dal peso di circa 150 quintali. Alla trivella andrà associato un compressore del valore di 30/50.000€.
L’idea è quella di inviare (a spese di GM e IfP) tale attrezzatura in Camerun alla ditta della CAFOR (partner consolidato di IfP), che potrebbe quindi occuparsi di trivellazioni, caroselli, acquedotti, diventare quindi un’impresa idraulica a 360°.

mercoledì 7 novembre 2007

Viaggio in Nepal


La scorsa estate Chiara Ferronato, una delle due ragazze che si accinge ad iniziare il Servizio Civile ad Incontro fra i Popoli, è stata a fare uno stage in Nepal e ci ha resi partecipi della sua esperienza con questo bel articolo.


"Seduta su un pezzo di legno che fa da panchina, inumidita dall’umidità del monsone che da ore si scarica sulla valle tra Milanchock e Salija, mi capitava di pensare al tetto del mondo.
Ero a Salija, un agglomerato di case che sembrano vecchie, 500 famiglie circa, a Nord Ovest di Pokhara, Nepal. I ricchi hanno il tetto di mattoni, i poveri di legno e paglia.
Altitudine da 1900 fino a 3000 metri sul livello del mare, praticamente un villaggetto schiantato in verticale sulle colline dell’Himalaya; clima diversificato a dir poco; temperatura diversificata a dir poco.
L’unica cosa costante in questo posto dimenticato anche dai guerriglieri maoisti durante la guerra popolare, è il cibo.
Riso e patate a colazione, riso e patate a cena. Tutto ciò che ci sta in mezzo sono patate e cilly.
E Ciai, il thè col latte che è meglio ancora non bere.
Qui la gente segue un ritmo strano e per tanti versi inconcepibile.
Sul tetto del mondo il tempo è un'altra cosa. È un tetto scoperto e umido, che a tratti lascia vedere le stelle, ma ha un tempo e una logica che si mischia male con le fondamenta del mondo, dove tutto è frenetico, e tutti corrono per andare o fare cosa non si sa.
Qui nessuno corre, tutti camminano… incessantemente, e aspettano.
Ognuno è autosufficiente. Indipendente e autonomo. Basta un piccolo appezzamento di terra, un frammento di ettaro e una baracca di mattoni o di fango e lamiera per definirsi “essere umano”, membro di una Comunità.
È una società quasi perfetta. I ruoli tra uomo e donna sono quasi equamente divisi, e infondo è comprensibile, poiché tutto è in funzione della sopravvivenza, e il bisogno di aggregarsi e darsi una costituzione si traduce in un sistema egualitario e solidale come non si trova in alcun angolo del pavimento del mondo.
All’interno di una struttura amministrativa ingiustamente complicata, in queste valli la gente ha deciso di mettere insieme le proprie forze per conservare e sfruttare al meglio le risorse che ha intorno. E cosi nascono i CFUG, Community Forest User Groups.
Usano energia solare, portata dai giapponesi, per trovare il bagno di notte, e si riuniscono una volta al mese per pianificare le attività della Comunità. Vivono sul tetto del mondo, ma quella che chiamiamo civiltà (se per civiltà intendiamo la struttura regolata che ci contiene) esiste anche qui, e anzi: direi che quasi quasi funziona meglio che da noi. Ogni rappresentante di villaggio, uomo o donna, è responsabile della propria gente e della propria vita e cosi da voce ai bisogni e alle pretese dei suoi vicini. E in nome di tutto ciò le regole stabilite sono rispettate. Questa è democrazia partecipativa.
Certo non tutto è perfetto e roseo. Anche a Salija c’è una piccola forma di corruzione, e una stratificazione sociale che vela gli occhi della gente come i nostri leghisti pregiudicano certi gli immigrati, ma tutto sommato le cose funzionano, e c’è spazio anche per la solidarietà.
Ma a parte questo, voglio parlare delle donne.
Le donne di un Paese induista e mezzo buddista, le donne che un giorno sono uscite dai feudi e hanno abbracciato il fucile per prendersi la loro dignità.
A Salija gli unici fucili sono quelli dei Gurung, mercenari dell’esercito indiano e inglese in pensione, ma ripeto: a Salija siamo sul tetto del mondo, e tutto sembra seguire un ritmo diverso, e una logica tutta sua.
Ci sono stati in passato, dei corsi di formazione rivolti a giovani donne e oggi queste hanno diffuso il loro sapere ad altre giovani donne e lanciato una bella attività imprenditoriale.
Per la verità si tratta di una casa presa in affitto, di un paio di telai di quelli che si usavano qui forse prima della 2guerra, e qualche macchina da cucire, ma ciò che ci sta dietro, messo in questo contesto, appare straordinario.
Queste signore, ragazze, per lo più non sposate, hanno trovato spazio nella loro giornata sui campi, per un attività alternativa e redditizia che le rende uniche.
Per 4 mesi l’ anno raccolgono Allo, una pianta dalle foglie larghe e spinose, apparentemente insignificante, ma potenzialmente sorprendente.
Arrivano cariche come muli vicino alla casa e cominciano ad essiccare le foglie.
Bollono, seccano, impastano.. finché ne ricavano una matassa lanosa che lavorano in una specie di mulino per fare un fino. Filo di Allo, simile a juta, ma meno corposo… simile al cotone.. ma più resistente.
Il resto poi è tutto lavoro di tessitura. Per giorni anche, fino ad arrotolare metri e metri di tessuto.
Diventerà una borsa, una camicia, forse un centrotavola o un paio di pantaloni.
Ma la catena qui sembra fermarsi. Non c’è ancora una strada che collega Salija al resto del mondo, solo un sentiero a scalini che sembra interminabile; e non c’è abbastanza domanda, (o forse un offerta pubblicizzata?).
La produzione non è industriale, ma la soddisfazione di queste donne, braccia strappate all’agricoltura e al volere del marito, é grande. La loro ambizione? Quella di uscire dall’isolamento che regna sul tetto del mondo.
Che sia un punto di inizio? Fra 2 anni probabilmente ci sarà una strada e allora le possibilità di crescere saranno maggiori se ben sfruttate.
Se qualcuno dall’esterno studiasse a fondo questa valle probabilmente si accorgerebbe di quanto densa di materia prima è, e come troppo spesso accade, il bombardamento imprenditoriale avrebbe il sopravvento sull’equilibrio sociale del villaggio.
Se sapranno muoversi bene, se la foresta resterà ben gestita, se la Coca Cola non scoprirà la potenzialità di questa foresta, forse questo strano tempo darà un’alternativa migliore a queste donne conservando il loro sogno e non trasformando la loro ambizione in perversa sete di possesso. Dico la Coca Cola, che per ora solo vende bottigliette a Salija, ma potrebbe stabilire una piantagione di Wintergreen (un’altra pianta il cui distillato è uno degli ingredienti della Coca Cola). Se sapranno resistere a tutto ciò che potrebbe rovinare una strada verso il pavimento, alla polvere che salirà a sconvolgere il tempo di questo villaggio, forse anche loro avranno il riposo che meritano".

Chiara Ferronato

martedì 6 novembre 2007

REGALA UN SOSTEGNO A DISTANZA




Un compleanno, un battesimo, un matrimonio: qualsiasi ricorrenza può essere l’occasione per un regalo davvero “prezioso”.

“Condividere è vivere”. E’ questo lo slogan dell’iniziativa lanciata da Incontro fra i Popoli, che propone una valida alternativa ai classici regali: donare un sostegno a distanza per realizzare piccoli progetti in paesi del Sud del Mondo o per sostenere le spese scolastiche di un bimbo.
Molte coppie, in vista del loro matrimonio, hanno completato la tradizionale “lista nozze” chiedendo agli invitati di partecipare alla raccolta fondi per un progetto a loro particolarmente caro. Caterina e Didiba, ad esempio, hanno regalato un pozzo agli abitanti del villaggio di Mayo Mbocki, nella regione dell’Estremo Nord Camerun.
Ma non si tratta solo di “nozze solidali”: ragazzi che si preparano a Cresime e Comunioni, famiglie che scelgono di battezzare i propri bambini, feste di laurea, anniversari, compleanni, Natale: sono tutte occasioni propizie per un scegliere un donare aperto, in grado di coinvolgere chi dona e chi riceve.
Alessandro, dieci anni, si preparava a ricevere la sua Prima Comunione, quando ha deciso di aiutare la sua coetanea dello Sri Lanka affetta da un tumore, inviandole il denaro necessario alle cure mediche. I due ragazzi hanno anche avuto uno scambio epistolare raccontandosi i loro mondi e le loro giornate, in un ricco scambio culturale.
Mamma Federica e Papà Claudio non avevano bisogno di regali per il loro secondogenito Andrea e hanno chiesto agli amici invitati alla festa del battesimo di evitare l’acquisto di giochi e vestitini, per regalare ai bambini del Ciad una motopompa che ha rimesso in funzione l’impianto di irrigazione per l’agricoltura locale.
Come fare un regalo del genere? E’ molto semplice. Sul nostro sito internet http://www.incontrofraipopoli.it/ ci sono tutte le informazioni necessarie, e la nostra segreteria accompagna la scelta dei tanti progetti che ci vengono presentati dai partner del Sud: nuove aule per la scuola, un aiuto per contribuire allo stipendio dell’insegnante, pozzi per accedere all’acqua potabile, sostegno di un bambino, ….
La cifra da versare è a descrizione del sostenitore. Si può contribuire con 200, 50 o anche con soli 10 euro, sapendo che poi altre persone con la stessa sensibilità parteciperanno per arrivare alla cifra necessaria a far partire il progetto, che varia dai 100 ai 15.000 euro.
La novità dell’iniziativa consiste nella possibilità di regalare questo gesto a un amico qui in Italia, o approfittare di occasioni importanti quali compleanni o Natale per regalare un’alternativa utile e solidale. E’ sufficiente specificare nel bollettino postale che si tratta di un regalo per un amico, in modo che entrambe le persone coinvolte possano ricevere la scheda del progetto, l’abbonamento gratuito alla nostra rivista e le lettere dell’associazione locale promotrice. Un regalo concreto per le popolazioni che vivono in situazioni difficili, e un bel ponte che si crea tra sostenitore e beneficiario. E anche la possibilità, per chi fa il versamento, di detrarre dalle tasse la sua offerta secondo la legge vigente.


Per ulteriori informazioni contattare la sede di Incontro Fra i Popoli (049.597.53.38), o Chiara Cavagna (349.77.84.226; chiara@incontrofraipopoli.it ).

mercoledì 31 ottobre 2007

25 Novembre - Lafricabirinto in piazza a BASSANO


Sarete sicuramente stufi delle solite domeniche…per questo abbiamo pensato a voi!


DOMENICA 25 NOVEMBRE Incontro fra i Popoli organizza in Piazza Libertà a Bassano del Grappa (VI), una giornata dedicata ai più giovani ma non solo.


Tempo permettendo si farà il NUOVO lafricabirinto, è bellissimo, c’è la sabbia del deserto e tappeti tipo acqua, dove i bambini e i ragazzi possono respirare l'atmosfera africana, mentre per gli adulti ci sono molte ed interessanti proposte dell'associazione da scoprire....


Vi aspettiamo!!

lunedì 29 ottobre 2007

1-11 Novembre - Visita il nostro stand a Fa' la cosa giusta!!


Dal 9 all'11 novembre 2007, Incontro fra i Popoli sarà presente alla fiera "Fa' la cosa giusta" organizzata a Torino.
Presso il Cortile del Maglio e negli spazi del Sermig - Arsenale della Pace e nel quartiere Borgo Dora, a Torino, si terrà la prima fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in Piemonte.


Numerosi saranno gli stand con progetti, servizi e prodotti di Commercio Equo e Solidale, Agricoltura Biologica e Biodiversità, Editoria, Riuso e Riciclo, Bio- Edilizia, Ecoprodotti, Artigianato e Autoproduzione, Finanza Etica, Energie Rinnovabili, Risparmio Energetico,Turismo Solidale, Software Libero, Cooperazione Sociale, Mobilità Sostenibile, Associazionismo, Gruppi d’Acquisto, Ong, Volontariato, Banche del tempo, ...

L'ingresso è gratuito!

Orari di apertura al pubblico:
venerdì 9: dalle 15 alle 20
sabato 10: dalle 10 alle 24
domenica 11: dalle 10 alle 18

Vi aspettiamo numerosi!!

giovedì 18 ottobre 2007

Progetto di Sviluppo in Congo


Con le felicitazioni dell’Unione Europea si è concluso qualche giorno fa un consistente progetto di sviluppo in Congo realizzato dall’associazione Incontro fra i Popoli. Un progetto diviso in dieci progetti coordinati e simili fra loro, realizzati tutti a tempo di record: 12 mesi. L’investimento globale è stato di 831.764 euro, di cui due terzi offerti dalla Comunità Europea ed il resto reperito da Incontro fra i Popoli dalla generosità dei suoi sostenitori.

“Il Congo è appena uscito da un decennio di sanguinosa guerra di invasione da parte dei paesi vicini – asserisce il presidente di Incontro fra i Popoli, prof Leopoldo Rebellato – Abbiamo voluto dare un segno di speranza a partire dalle nuove generazioni e sulle città più importanti della regione del Kivu, grande più dell’Italia.”

Il progetto ha interessato città distanti tra loro anche più di 500 chilometri: Goma, Bukavu, Walungu, Uvira, Fizi, Shabunda, Kasongo, Kindu. Quattro scuole semidistrutte (due elementari, due superiori), per un totale di 2.000 alunni, ora sono edifici splendidi, equipaggiati di banchi, cattedre, lavagne. Sono stati acquistati 30 computer, 25 stampanti ed oltre 1.500 libri, soprattutto di matematica e francese. Sono stati realizzati vari corsi di aggiornamento che hanno interessato circa 300 docenti. In favore dei ragazzi più grandicelli, cui la guerra ha fatto perdere il treno della regolare scolarizzazione, sono stati costruiti due nuovi centri di formazione professionale, due altri sono stati ricavati dalle macerie di precedenti strutture ed infine due già esistenti sono stati riequipaggiati di strumentazione di base. Ne beneficiano ogni anno circa 500 fra ragazzi e ragazze. I mestieri insegnati: agrosilvicoltura, allevamento stanziale, falegnameria, edilizia, panetteria, ecc. E’ stata costruita ed avviata anche una scuola-fattoria e tre centri di formazione in sartoria. I ragazzi ed i giovani sono innanzitutto recuperati affettivamente e socialmente dai traumi subiti e poi formati professionalmente ed orientati all’imprenditoria comunitaria. Sono più di una decina le cooperative di giovani artigiani già costituite (falegnami, mattonieri, panettieri, sarte, ecc.). Il fenomeno dei ragazzi di strada, apparso con l’avvento della guerra, è stato affrontato indirettamente, attraverso l’aiuto alle famiglie povere. Quasi ottomila famiglie ed oltre trecento vedove sono state aiutate con il microcredito. Trecento giovinetti hanno ritrovato le loro famiglie ed altri millequattrocento, con il profitto del microcredito dei genitori, hanno potuto inserirsi nei normali circuiti scolastici.

A Bukavu e a Shabunda si sono spesi fior di quattrini anche per coscientizzare la gente sui suoi diritti e per prepararla alle libere elezioni dopo quarant’anni di dittatura. A Shabunda è stata pure installata una radio locale.

“E tutto realizzato da loro, i congolesi – conclude Rebellato – Non è da noi inviare personale nostro. I progetti erano loro, noi li abbiamo limati giusto per ottenere i fondi dell’Unione Europea. Ognuno dei dieci progetti aveva un’associazione del posto che ci aveva proposto il suo progetto. Nel Nord Kivu c’era Muungano, nel Sud Kivu i partner erano Comitè Anti Bwaki, Peder, Dmk, Sodebu, Aibef, Caritas Uvira, Adr; nel Maniema Asdi e Apema. Coordinare dieci realtà lontane fra loro geograficamente è stato duro, ma è stato possibile perché erano tutte animate da vero spirito di servizio verso i più poveri fra il loro popolo. Le abbiamo seguite da lontano con ogni tipo di consiglio e poi le abbiamo incontrate sul posto un paio di volte. All’inizio di quest’anno l’Unione Europea ha fatto un giro di controllo e si è felicitata con noi e con i nostri partner congolesi per l’onestà nella gestione dei soldi, per la competenza nell’esecuzione di quanto previsto e per gli importanti risultati sociali conseguiti.
Ringraziamo singoli ed enti che hanno permesso questo segno tangibile di solidarietà”.

Per ogni informazione: http://www.incontrofraipopoli.it/, cell. 3358367012.

Educazione alla Mondialità, all’Intercultura, ai Diritti, alla Pace



Riprendono in questi giorni i percorsi didattici di Educazione alla Mondialità, all’Intercultura, ai Diritti, alla Pace, proposti e realizzati dall’associazione ong Incontro fra i Popoli di Cittadella, Padova e Bassano del Grappa. La proposta è aperta alle scuole di ogni ordine e grado, da quelle d’infanzia alle elementari, medie e superiori. Sono già iniziate ad arrivare numerose le iscrizioni – asserisce la responsabile, signora Maria Nichele – L’anno scorso siamo stati chiamati da 90 scuole ed una ventina di gruppi. Abbiamo realizzato 571 incontri per un totale di 1.252 ore di lezione-animazione". L’associazione si avvale di una dozzina di animatori, di circa trecento docenti referenti e della collaborazione del Comune di Padova e dell’associazione Angoli di Mondo.

La nostra proposta educativa – spiega Maria Nichele – parte da un presupposto esistenziale: la conoscenza dell’altro e delle cause che hanno provocato e amplificato la fame e la povertà per miliardi di esseri umani. Perché il processo del conoscere coinvolga, oltre la sfera cognitiva, anche quella emozionale ed affettiva, si ricorre al gioco come strumento attraverso cui veicolare le dinamiche sociali ed economiche che portano alle attuali ed intollerabili situazioni di squilibrio tra i pochi ricchi e la moltitudine di impoveriti.”

Per prenotazioni ed informazioni: http://www.incontrofraipopoli.it/, cell. 335.8367030 Maria Nichele)

venerdì 12 ottobre 2007

Marcia per la Pace Perugia-Assisi



Cari amici, domenica 7 ottobre abbiamo partecipato alla Marcia per la Pace Perugia - Assisi. Dicono che eravamo in duecentomila. Noi di Incontro fra i Popoli abbiamo contribuito con due corriere.
Aver sventolato la bandiera della pace assieme a questa moltitudine di persone ha dato coraggio a ciascuno di noi e maggior valenza sociale e politica alla richiesta di pace dei popoli oppressi. Ma a nulla serve una bella giornata come quella vissuta, se poi non costruiamo la pace giorno per giorno.
Vi invitiamo ad unirvi a noi e a quanto altri hanno già fatto: spedite un messaggio di pace all'ambasciatore del Myanmar (Birmania).

lunedì 8 ottobre 2007

Città dei Ragazzi - Cittadella


Domenica 30 Settembre si è
tenuta la manifestazione
Città dei Ragazzi dove i
protagonisti sono stati proprio
loro: i Ragazzi.



La manifestazione, organizzata dalle associazione di Cittadella, ha avuto una grossa partecipazione. L'Associazione Incontro fra i Popoli era presente in piazza con due giochi: l'Africabirinto e il Trasporto africano.










Ragazzi vi aspettiamo numerosi anche l'anno prossimo!!

martedì 11 settembre 2007

T-Shirt della Mucca nera

Ordina anche tu la nuova t-shirt

di Incontro fra i Popoli e sostieni

così i progetti di Solidarietà Internazionale

dell'associazione.


L'offerta minima per ottenere anche la
maglietta è di € 9,90 e puoi scegliere tra
i tre colori nero, rosso o grigio.

Per qualsiasi info cliccate su:

http://www.incontrofraipopoli.it/it/pubblicazioni/magliette.php

Oppure contattate:

Incontro fra i Popoli
Via Museo, 9 - Bassano del Grappa
tel/fax. 0424-529738
cell: 335-6977664
email: bassano@incontrofraipopoli.it

lunedì 10 settembre 2007

Marcia Perugia-Assisi




domenica 7 ottobre 2007
MARCIA PERUGIA – ASSISI


vieni con


Incontro Fra I Popoli!!!



Il Coordinamento delle Associazioni di Volontariato di Cittadella organizza dei pullman per la partecipazione alla marcia Perugia – Assisi
(percorsi proposti: 15 km o 6 km)

Per l’adesione, ed ogni informazione, rivolgersi a:

Incontro fra i popoli tel. 049 / 5975338, 335/836.7012 (Maria)
Maranathà tel. 049 / 5975329, 348.396.4255 (Gigi) Una Proposta diversa tel. 049 / 9400748, 338.498.1981 (Gianni)
Pagamento con prenotazione (entro 30 settembre): 20 € (10 € sotto 14 anni)

Servizio Civile Nazionale

Se hai tra i 18 e i 28 anni

VIENI A FARE L’ANNO DI
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE


presso l’ONG

Incontro fra i Popoli

sede di Cittadella e sede di Bassano del Grappa

· Lavorerai nel campo dell’educazione e della Cooperazione Internazionale
· Presterai un servizio di 30 ore a settimana retribuito dal Ministero (433 €/mese)
· Farai un’esperienza unica accanto ad altri giovani
· Acquisirai professionalità e competenze
· Comprenderai meglio culture e popoli diversi

CONTATTA SUBITO L'UFFICIO DI CITTADELLA
E PRESENTA I DOCUMENTI RICHIESTI ENTRO E NON OLTRE IL 1 OTTOBRE ALLE ORE 14.00

Incontro fra i Popoli: via Marconi, 3 (Cittadella)
tel./fax. 049.5975338;
cel. 335.836.70.12 (Leopoldo Rebellato);
info@incontrofraipopoli.it
www.incontrofraipopoli.it

venerdì 31 agosto 2007

APPROVATO IL PROGETTO “FINESTRE APERTE SUL MONDO 2007” PER SVOLGERE UN ANNO DI SERVIZIO CIVILE PRESSO L’ASSOCIAZIONE INCONTRO FRA I POPOLI

Le domande vanno presentate ad Incontro fra i Popoli entro il 24 Settembre

Incontro fra i Popoli, Organizzazione Non Governativa riconosciuta dal Ministero Affari Esteri ed accreditata presso l’Unione Europea, accoglie giovani volontari interessati a svolgere l'anno di servizio civile negli ambiti della cooperazione internazionale e dell'educazione alla mondialità, all'intercultura e alla pace.
I ragazzi e le ragazze interessati possono contattare la sede di Cittadella (tel/fax. 049.597.53.38; info@incontrofraipopoli.it ; http://www.incontrofraipopoli.it/) per un colloquio di conoscenza reciproca.
Il numero di volontari, dai 18 ai 28 anni, che entreranno in servizio alla fine del 2007 sono quattro: due per la sede di Cittadella e due per la sede di Bassano del Grappa. Il termine entro il quale bisogna presentare la documentazione richiesta è fissata per il 24 Settembre ore 14.00.
E’ possibile scaricare il testo del progetto “Finestre aperte sul mondo 2007” e i documenti da presentare alla pagina http://www.incontrofraipopoli.it/it/chisiamo/serviziocivile.php